IL BLOG
IL MOVIMENTO REALE AL FOTOFINISH CON LO STATO DI COSE LATENTE.
venerdì 30 novembre 2012
lunedì 26 novembre 2012
giovedì 22 novembre 2012
domenica 18 novembre 2012
mercoledì 14 novembre 2012
IDOLA, FuORI! 25 - Il falso è l'intero
Nel mondo
realmente rovesciato, il vero è un momento del falso,
scriveva Guy Debord più di quaranta anni fa.
La
satira – la cui morte per afasia ha per epitaffio la celebre battuta di Karl
Kraus, su Hitler non mi viene in mente
nulla – non potrà dunque riattivare il proprio discorso appellandosi semplicemente
all’oggettività dei fatti, o meglio all’attendibilità delle notizie che
pretenderebbero di riferire quegli stessi fatti. Perché proprio dinanzi all’indicibilità di un
fatto (l’ascesa del nazismo) essa è ammutolita.
Le ragioni dello scacco vanno ricercate nell’espropriazione stessa della lingua.
Le ragioni dello scacco vanno ricercate nell’espropriazione stessa della lingua.
Il capitale fa una cosa
sola, accumula indefinitamente se stesso (al punto tale da transustanziarsi in immagine), e indefinitamente produce
desertificazione. Il totalitarismo è solo una delle sue innumerevoli manifestazioni.
Dunque la stessa potenza sociale linguistica, ovvero ciò che rende possibile la
comunicazione e lo strutturarsi di forme-di-vita umane (bios), è oggi scissa dall’essere e ricostruita in un orizzonte
separato, completamente disponibile all’estrazione di plusvalore. Ciò che univa
concretamente, ora unisce nella separazione. Lo spettacolare integrato – in cui
si raccolgono le rovine della letteratura, dell’arte, della politica –
costituisce il compimento del processo: il falso è l’intero.
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lunedì 12 novembre 2012
sabato 10 novembre 2012
Nuda vita

(Giorgio Agamben, Che cos'è un campo?, in Mezzi senza fine, note sulla politica, 1996)
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mercoledì 7 novembre 2012
Lingotto, al via un nuovo infallibile piano industriale
Procedimento alchemico per trasformare le Fiat in Volkswagen
- Immagine realizzata per la rubrica Chiedere troppo del blog Violamelanzana -
sabato 3 novembre 2012
giovedì 1 novembre 2012
IDOLA, FuORI! 24 - Politica peccans
Se
i politologi internazionali guardano all’Italia per individuare le tendenze
reali dentro la crisi delle liberaldemocrazie occidentali, la Sicilia sembra
essere, rispetto al fenomeno, una lente analoga a quella attraverso cui lo
scienziato iatromeccanico Malpighi osservava il mondo anatomico nelle sue
anomalie più mostruose.
Il
deforme/difforme costituisce una sorta di microscopio della natura, poiché le
manifestazioni teratologiche sono ingrandimenti che permettono l’analisi della
normalità a chi le sa leggere e interpretare. Pure oggi, e anche in ambito
politico, l’irregolarità è più interessante del generale e spiega la regola.
Per
dire, è lo studio dello stato d’eccezione a permettere un’analisi più
approfondita della sovranità.
Il
voto siciliano, letto nella sua degenerazione (come sottrazione a un genere, a
una forma), conferma l’effetto a medio termine della disintegrazione (biennio
1992-’94) della democrazia italiana fondata sui partiti, la fine della
rappresentanza, la fede idiota nel miracolo del “nuovo inizo” (più o meno uno a
settimana), l’occupazione dello spazio politico da parte di forze
demagogico-rottamatrici – le cui pulsioni di innovazione esprimono piuttosto la
conservazione più tradizionale –, il passaggio dalla politica organizzata che
crea il soggetto (la classe) al movimentismo informe che assoggetta.
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