IL BLOG


IL MOVIMENTO REALE AL FOTOFINISH CON LO STATO DI COSE LATENTE.


venerdì 29 giugno 2012

Carlin, Hicks, Schimmel etc.

Nel loro umorismo insiste e persiste un irriducibile carattere antipolitico (peraltro implicito nella società democratica americana tutta, e già riconosciuto dalle analisi di Tocqueville). L'individuo privato, ideologicamente concepito come soggetto portatore di diritti naturali tendenzialmente illimitati - tra i quali figura un'astratta libertà d'espressione -, è l'alfa e l'omega di questi talenti satirici. Le contraddizioni sociali, per quanto riconosciute, sono interiorizzate, rielaborate e restituite in forma umoristica su un piano prevalentemente psicologico, personale, politicamente agnostico.

sabato 23 giugno 2012

La terza volta

Se è vero - come scrive Marx - che i grandi fatti della storia si ripetono due volte, la prima come tragedia, la seconda come farsa, qualcuno spieghi che cos'è Grillo.

mercoledì 6 giugno 2012

IDOLA, FuORI! 21 - Satira, una lezione impartita a me stesso

Informazione e moda nell’epoca dello spettacolare integrato sono espressione di un medesimo processo di alienazione. Entrambe descrivono parabole effimere, al ritmo del tempo realmente falsificato della produzione e del consumo di merci. Se sulla passerella l’abito – rendendosi visibile – diviene immediatamente out of fashion, le news compaiono già consunte nell’attimo stesso della loro apparizione: l’attualità è obsolescenza per definizione.

Una satira subalterna ai ritmi evenemenziali della cronaca giornalistica si oggettiva istantaneamente in apologia dell’esistente, una figura della falsa coscienza. La risata può darsi, ma solo all’interno di un orizzonte già spezzato, laddove l’emancipazione è vuoto portamento, e in cui vige incontrastata la ratio di una logica surcodificante e binaria, che automaticamente ripartisce l’informazione in nuova e vecchia, ricalcando indefinitamente l’immagine di un mondo feticcio, completamente informato, cioè dissolto – perché questo fa il capitale – in un accumulo pulviscolare di fatti.

La prospettiva storica di lungo periodo, l’unica capace di dialettizzare e di attingere criticamente a “più ampi destini”, è bloccata e neutralizzata dall’ansia ideologica di un’immobile rincorsa alla notizia.