Lavoro è condanna e retribuzione della morte
[Gen. III, 17-22].
[Gen. III, 17-22].
Se qualcuno coltiva velleitarie volontà di
liberazione e di licenziamento dal lavoro su questa terra,
se qualcuno – dico – ritiene fondata una simile follia,
se qualcuno – dico – ritiene fondata una simile follia,
Su di lui anatema.
Giuro, sul medesimo tema ho rispolverato ieri "Tu meriti il posto che occupi".
RispondiEliminaVolevi la frutta e verdura
Avrai acqua! Avrai acqua!
Humachina è un’ispirazione e una tendenza, in cui gli spiriti si incontrano e s’affiatano.
RispondiEliminaToglieteli il pane e dategli brioche. E a pranzo Big Mac. E a cena Sofficini. Annientate in loro fin dalla nascita la volontà di liberazione grazie a grassi saturi e eccesso di carboidrati.
RispondiEliminaCosì sia.
" Sono un lavoratore transeunte, come te ".
RispondiEliminaHo imparato a rispondere così ad ogni imbecille a tempo indeterminato che mi chiede quale lavoro io svolga.
Il problema è che gli imbecilli bisognosi di risposte sono troppi, e soddisfare tutti diventa un lavoro a tempo pieno. Eterno.
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