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IL MOVIMENTO REALE AL FOTOFINISH CON LO STATO DI COSE LATENTE.


venerdì 1 novembre 2013

IDOLA, FuORI! 26 - Specialisti dell'apparenza

Il giornalismo indica un complesso di pratiche caratteristiche di una coscienza interiormente scissa, subalterna al darsi immediato delle cose (gli intercambiabili “fatti del giorno”), incapace di innalzare se stessa alla decifrazione storica del Reale. Il giornalista – che tallona le “notizie vere” (sic!) – è dunque un’anima tisica che non conosce l’intimo travaglio dialettico dello Spirito, ma solo il palpitare romantico del liquame del cuore. Privato di ogni narrazione ideale, quanto più insegue l’attualità del mero fatto, tanto più si scopre infelicemente anacronistico.

Compagni! Camerati!
Rompete le catene, liberate i vostri talenti, smascherate le astute operazioni di disciplinamento sociale sottese all’informazione, alla cronaca, al giornalismo, alla satira, a tutti i sottoprodotti dell’industria culturale.

Diffidate delle agitazioni di superficie, e immergetevi a cogliere la concretezza profonda delle possenti ondate.

4 commenti:

  1. L'argomento dell'informazione pilotata e soggiogata è antico...
    talmente antico che ormai è storia. In un contesto un po' più ampio, Arrigo Petacco sostiene che le menzogne degli sconfitti diventano crimini di guerra, mentre le menzogne dei vincitori diventano storia.

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  2. Bentrovato John!

    L’informazione è una delle forme che lo spettacolo assume. Andrebbe distrutta “poiché nemica della cultura, a sua volta da distruggere in quanto avversaria dell’analfabetismo, che andrebbe recuperato”.


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  3. recuperare l'analfabetismo?! La sparata è ad effetto, ma sfugge il senso, ai mortali almeno...

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