La politica si fa con la testa, non con altre
parti del corpo o dell’anima. E tuttavia la dedizione a essa, se non deve
essere un frivolo gioco intellettuale ma un agire umanamente autentico, può
sorgere ed essere alimentata soltanto dalla passione. Ma quel saldo controllo
dell’anima che caratterizza l’uomo politico appassionato e lo distingue dal
mero dilettante politico che “si agita in modo sterile” è possibile soltanto
attraverso l’abitudine alla distanza, in tutti i sensi della parola. La “forza”
di una “personalità” politica significa in primissimo luogo il possesso di tali
qualità.
[M. Weber, La
politica come professione]
È questo l'intento principale della
superficialità: basare la scienza, invece che sullo sviluppo del pensiero e del concetto,
piuttosto sull'immediata percezione e l'accidentale immaginazione, e parimenti
far sì che quella ricca articolazione dell'etico in sé, la quale è lo Stato,
ossia quell'architettonica della sua razionalità la quale, mediante la
distinzione determinata delle cerchie della vita pubblica e delle
legittimazioni di queste cerchie, e mediante il rigore della misura con cui
ogni pilastro, arco e contrafforte si regge, fa procedere la forza del tutto
dall'armonia delle sue membra, fare sì che questa plastica costruzione venga
lasciata dissolversi nella pappa «del cuore, dell'amicizia e dell'entusiasmo».
[G. W. F. Hegel, Lineamenti di filosofia del diritto,
prefazione]
Io
riconobbi la debolezza implicita in tutti i partiti che siano composti di gente
diversa, cui non lega altro interesse che un comune desiderio di insurrezione e
di cambiamento; e capii come coloro che lottano contro il potere dello Stato
vengano in realtà vinti dalla loro stessa immaginazione.
[A-J du Plessis de Richelieu, Memorie]
[A-J du Plessis de Richelieu, Memorie]
"Secondo il significato caratteriale "il fascismo" è l'atteggiamento emozionale fondamentale dell'uomo autoritariamente represso dalla civiltà delle macchine e dalla sua concezione meccanistico-mistica della vita. Il carattere meccanicistico-mistico degli uomini del nostro tempo crea i partiti fascisti e non viceversa. (...) Le mie esperienze analitico-caratteriali mi convinsero invece che oggi non esiste assolutamente nessuno che non porti in sè gli elementi del modo di pensare e sentire fascista. Il fascismo come movimento politico si differenzia da altri partiti reazionari per il fatto che viene sostenuto e diffuso dalle masse umane. Mi rendo perfettamente conto dell'enorme responsabilità che deriva da simili affermazioni. Augurerei, nell'interesse del nostro mondo tormentato, che le masse lavoratrici si rendessero conto con altrettanta chiarezza della loro responsabilità per quanto riguarda il fascismo. (...) Poichè il fascismo si manifesta sempre e ovunque come un movimento sorretto dalle masse umane, tradisce tutti i tratti e tutte le contraddizioni della struttura caratteriale delle masse umane: non è, come si crede generalmente, un movimento puramente reazionario, ma costituisce un amalgama tra emozioni ribelli e idee sociali reazionarie.
RispondiEliminaSe per rivoluzione si intende la ribellione razionale contro condizioni insopportabili nella società umana, la volontà razionale di "andare a fondo a tutte le cose" ("radicale" - "radix" - "radice") e di migliorarle, allora il fascismo non è mai rivoluzionario. Non vi è dubbio che esso può fare la sua comparsa ammantato di sentimenti rivoluzionari. Ma non si chiamerà rivoluzionario quel medico che combatte con sfrenate imprecazioni una malattia, ma al contrario quello che con calma, coraggiosamente e coscienziosamente, cerca e combatte le cause della malattia. La ribellione fascista nasce sempre laddove una emozione rivoluzionaria viene trasformata in illusione per paura della verità.
Il fascismo, nella sua forma più pura, è la somma di tutte le reazioni irrazionali del carattere umano medio. (...)
L'ideologia razziale è una tipica espressione caratteriale biopatica dell'uomo orgasticamente impotente.
Il carattere sadico-pervertito dell'ideologia razziale tradisce la sua natura anche nel suo atteggiamento di fronte alla religione. (...)
La mentalità fascista è la mentalità dell'"uomo della strada" mediocre, soggiogato, smanioso di sottomettersi ad un'autorità e allo stesso tempo ribelle. Non è casuale che tutti i dittatori fascisti escano dalla sfera sociale del piccolo uomo della strada reazionario. Il grande industriale e il militarista feudale approfittano di questa circostanza sociale per i propri scopi, dopo che questi si sono sviluppati nell'ambito della generale repressione vitale. La civiltà meccanicistica ed autoritaria raccoglie, sotto la forma del fascismo, solo dal piccolo borghese represso ciò che da secoli ha seminato, come mistica mentalità del caporale di giornata e automatismo fra le masse degli uomini mediocri e repressi. Questo piccolo borghese ha copiato fin troppo bene il comportamento del grande e lo riproduce in modo deformato e ingigantito. (...)
Ciò che è vivo può esistere senza il fascismo, ma il fascismo non può vivere senza ciò che è vivo. Il fascismo è il vampiro avvinghiato al corpo dei viventi che sfoga i suoi impulsi omicidi quando l'amore si ridesta in primavera invocando la naturale realizzazione.
(...)
Ciò che è vivo non può "prendere il potere con la violenza" perchè non saprebbe che farsene del potere. Forse questa conclusione significa che la vita sarà per sempre vittima e martire del gangsterismo politico e che il politicante continuerà a succhiare per sempre il suo sangue?
Questa conclusione sarebbe errata."
(Wilhelm Reich, "Psicologia di massa del fascismo - Come nasce e perchè si diffonde il misticismo organizzato", evidenziazioni in corsivo mie)
Il capitalismo è fascismo sub specie democratiae.
EliminaBisogna difendere la democrazia a ogni costo.
E dunque?
RispondiElimina7 - Humachina è l'interrogativo categorico.
EliminaA chi la interroga, il dovere della risposta.
"Se dici che il bastone è reale, ti colpisco. Se dici che non è reale, ti colpisco. Se non dici nulla, ti colpisco lo stesso."
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