Se il sovrano,
nelle parole di Carl Schmitt, è colui che può proclamare lo stato di eccezione
e sospendere così legalmente la validità della legge, allora lo spazio proprio
della sovranità è uno spazio paradossale, che è, nello stesso tempo, dentro e
fuori l'ordinamento giuridico. Che cos'è, infatti, una eccezione? È una forma
dell'esclusione. È un caso singolo, che è escluso dalla norma generale. Ma ciò
che caratterizza l'eccezione è che ciò che è escluso non è semplicemente senza
rapporto con la legge; al contrario, la legge si mantiene in relazione con essa
nella forma della sospensione. La norma si applica all'eccezione
disapplicandosi, ritirandosi da essa. L'eccezione è veramente, secondo una
possibile etimologia del termine (excapere) presa fuori, inclusa attraverso la
sua stessa esclusione.
Propongo
(raccogliendo un suggerimento di Jean-Luc Nancy) di chiamare bando (dall'antico
termine germanico che designa tanto l'esclusione dalla comunità che il comando
e l'insegna del sovrano) questa relazione tra la norma e l'eccezione che
definisce il potere sovrano. Colui che è, in questo senso, «messo al bando» non
è solo escluso dalla legge, ma questa si mantiene in relazione con lui
abbandonandolo.
Per questo del
«bandito» (in questo senso più ampio, che include l'esiliato, il rifugiato,
l'apolide) non è possibile dire (come del sovrano) se egli sia dentro o fuori
l'ordinamento.
(Giorgio Agamben, Mezzi senza fine)
Conosco (poco a dire il vero) Schmitt e per nulla Agamben ma queste righe hanno suscitato la mia curiosità.
RispondiEliminaInterpretate, come sempre, con acume.
Ciao
A.
A mio modo di vedere, sono righe di resistenza al naufragio e alla devastazione del linguaggio in corso, di cui è primo responsabile il giornalismo. E tutto ciò che gli va dietro.
RispondiEliminaCiao Arthur
Popolo sovrano,
RispondiEliminaed eccezione da rinchiudere in gabbia.
Soprattutto sovrano è colui che decide che cosa è popolo e che cosa non lo è.
RispondiEliminaDa cui i rapporti Stato - Mafia.
RispondiEliminaAbbandonare è mettere al bando.
RispondiEliminaImparo a decifrare semanticamente le parole - e la realtà che pur discendendone si è allontanata dalla coscienza di quelle radici concettuali - più nella tempi condensati di lettura dei tuoi post di quanto non abbia fatto nei quasi cinquant'anni precedenti della mia esistenza.
Abbandonati, dunque captati.
RispondiEliminaEssere liberi significa lottare per la propria irreperibilità.