Dopo più di un anno da blogger ho finalmente capito che cos'è Humachina, un lamento di castrazione: il grande progetto di trasformazione della "paideia in humanitas" è tramontato. Oggi si può ricominciare a fare politica solo partendo dalle sue cicatrici.
EH!
RispondiElimina[eccivoleva un'immagine del genere, 'sto Natale non era già abbastanza pesante... :-D ]
Questi tempi postmoderni vanno zavorrati a dovere, se no se ne volano via, effimeri come sono.
RispondiEliminaForse preferirei lasciare che volassero via, a volte, sai?
RispondiEliminaLaissez faire laissez aller? Ci credo poco. Più che lasciarli volare andrebbero spazzati via. "C'è tanto lavoro da fare alle spalle". Nel 1989-91 è finito il Novecento. E "non è finito bene".
RispondiEliminaConcordo eccome. Esprimevo solo un commento sulla mia personale stanchezza, quella che mi prende ogni tanto - visto che pur stando dentro le situazioni e volendo intensamente un altro mondo (ancora lì, sono, pensa che scema!), credo d'essere pura una delle persone più disincantate, lucide e realiste rispetto alla vita, quindi spesso mi chiedo se sia proprio il caso di impegolarsi/impegnarsi tanto visto che quel gioco, quello scherzo, quel caso per cui siamo qui in carne, sentimenti, pensieri ha una scadenza, e manco così lunga.
RispondiEliminaLe mie solite riflessioni natalizie (ma anche di tutti gli altri giorni). Un abbraccio.
Secondo me sì, è proprio il caso.
RispondiEliminaIl disincanto è una cosa buona (a me personalmente dà la carica), non è cinismo o nichilismo, non conduce alla passività, soprattutto quando si accompagna ad altre cose, e tu queste cose le hai sicuramente ;) Un abbraccione.
Il disincanto non è né cinismo né nichilismo - è realismo e basta. Poi a me piace sognare e allora appunto reagisco - e di già che ci sono apro la mia reattività ad altri.
RispondiEliminaGrazie di questo tuo ultimo commento e dell'abbraccio: mi hanno fatto sorridere, e mi hanno fatto davvero bene :-)