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domenica 1 ottobre 2023

Capitalismo della sorveglianza

 


Tempo verrà che non avrete un metro
di spazio per ciascuno:
lo spazio di un metro
che sia per voi. Tutti
vi dovrete rannicchiare:
nemmeno coricati!
Se pure non sarete
accatastati uno sull’altro.
Allora uno resterà soffocato
dal ribrezzo dell’altro.

Non avrà spazio
neppure il pensiero
e tutto sarà nel Panottico:

pupilla di un
Polifemo
fissa al centro del cielo:

non ci sarà un solo angolo,
un remoto angolo
per il più segreto
dei pensieri.

Il cuore sarà cavo
come il buco nero
in mezzo alle galassie.

La mente di tutti
una lavagna nera…

Un groviglio di fili
senza corrente
i sentimenti
a terra.

[D. M. Turoldo, Tempo verrà]

4 commenti:

  1. Straordinaria poesia di un grande poeta. Nel 1978 un altro grande poeta, Aldo Braibanti, scriveva:

    “la videodroga tiene sempre più attenti i molti quarantenni cretini/
    i loro rampolli credono di essere liberi nella plastica dei giochi virtuali/
    a messa va bene/
    va bene a scuola allo stadio in discoteca/
    ma sempre a misura dei computer/
    ma sempre navigando nella giungla delle informazioni informali”./

    Buona serata Humachina.

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    1. L'epoca dello spettacolare integrato, di cui oggi viviamo il prolungamento.
      Grazie Ettore.

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  2. Ho postato su Fb il link a questo post. Spero tu non abbia niente in contrario. Altrimenti lo rimuovo.

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    1. Onorato che ti sia piaciuto, Ettore. Nulla in contrario. Se può interessarti, ho letto recentemente "La società fabbrica" del sociologo Lelio Demichelis, che tra le altre cose fa proprio diretto riferimento a questa poesia in apertura del suo ottimo saggio.

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