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IL MOVIMENTO REALE AL FOTOFINISH CON LO STATO DI COSE LATENTE.


giovedì 6 dicembre 2012

@Hegel


7 commenti:

  1. Ecco perché mi dà tanta ansia twitter, coi suoi riti da iniziati, il salmodiare dei sacerdoti officianti subito replicato dal coro dei fedeli, gli incensi e i turiboli dei suoi hashtag.

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  2. Nuove formule isolazioniste, nuovi settarismi, nuovi provincialismi globalizzati...

    Ciao carissima! :-)

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  3. Una nuova vetrina venuta a mostrarci i limiti della società. Il nodo del problema sta nel "nuova", ennesima ricerca di uno strumento che ci migliori, ennesima lente che ci amplifica i difetti.

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  4. I modi di comunicazione continuano a cambiare, solo che ad ogni cambio, siamo sempre più sedati. Sia nei modi sia nei contenuti.

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  5. Sedato sarai tu, Dan (figurati! :D) :*
    Ciao al mio cactusino preferito. E alla mia preferita melanzana. E al mio carissimo faro discreto e luminoso di saggezza :)

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  6. Twittare ci permette di situarci quotidianamente nel nostro mondo (storico?).

    L'idea della vetrina è calzante. Perché la merce appaia (e la parola è merce: non si vende più il prodotto, ma la sua stessa "vendibilità")è necessario che tutto sia visibile e trasparente. "Come dei ciechi (o dei sedati) che camminano sull'abisso [...] verrà il giorno in cui la lingua si rivolterà contro coloro che la parlano".

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  7. Comunque il commento migliore l'ho letto su Il Fatto, dove più o meno hanno detto che è chiaro che a scrivere non sarà il Pastore Tedesco ma un paio di papa boys rincoglioniti.
    (@johns_law)

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