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giovedì 25 agosto 2016

Indistruttibile Unione


In intenso periodo di crisi generale, gli Stati nazionali giacciono fracassati al suolo, le masse popolari attendono ansiose la parola nuova e sono materia fusa, ardente, suscettibile di essere colata in forme nuove.

In questo grave momento, noi – amanti della Pace – ci facciamo promotori della Libertà e del Benessere generale.

Tutti gli uomini ragionevoli riconoscono ormai che non si può mantenere un equilibrio di Stati europei indipendenti senza la convivenza della Germania ordoliberale. 
E quando, superando l’orizzonte del vecchio continente, si abbracci in una visione d’insieme tutti i popoli che costituiscono l’umanità, bisogna pur riconoscere che l’Unione Europea è l’unica garanzia concepibile affinché i rapporti con l’Asia e l’America possano svolgersi su una base di pacifico scambio, in attesa di un più lontano avvenire, in cui diventi possibile la totalità politica dell’intero globo.

La caduta dei vecchi regimi dittatoriali ha significato per interi popoli l’avvento della libertà sotto l’egida del mercato, autentico generatore di ogni legame sociale e motore inesausto della civiltà. Scomparso è ogni freno e automaticamente regna amplissima la libertà di parola. Farci piacere liberamente tutto quanto ci viene offerto è il finale trionfo delle tendenze democratiche. 

Con la propaganda e con l’azione, occorre fin d’ora fortificare le fondamenta dell’Idea, imprimerla nelle masse come il Destino stesso, come l’unica in grado di mobilitare tutte le forze per rendere indistruttibile l’Unione, la creazione più grandiosa e più innovatrice sorta da secoli in Europa.

2 commenti:

  1. Perfettamente d’accordo. Bisogna stare attenti alle forze disgregatrici.

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  2. L’Unione sa che cosa è giusto e che cosa è sbagliato, al di qua e al di là dei propri confini. Sa che cosa sono il rigore nei conti e la moderazione dei salari, che cosa sono l’emancipazione delle masse monetarie e l’educazione delle masse popolari, sa che cosa è il burro e sa che cosa sono i cannoni, che cosa è irrilevante e che cosa non lo è. Lo sappiano dunque anche le forze disgregatrici.

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